La pandemia globale ha portato alla luce l’importanza della connessione tra sanità e tecnologia. Le innovazioni tecnologiche come l’intelligenza artificiale (AI) e la robotica possono risolvere molte delle sfide che oggi affliggono il settore sanitario. Tuttavia, è importante che l’automatizzazione dell’assistenza sanitaria venga incoraggiata sia a livello sociale che governativo, per poterne assicurare un’implementazione intelligente che nello stesso tempo salvaguardi la relazione interpersonale.
Vincere le cinque sfide principali del settore sanitario
L’Intelligenza Artificiale e l’automazione intelligente possono essere molto più efficaci nel momento in cui vengono ottimizzate per risolvere problemi specifici. Ecco le cinque principali sfide che si presentano al settore sanitario e per le quali l’automazione potrebbe essere un valido supporto:
- Accesso alla sanità come diritto umano: pur considerando l’assistenza sanitaria un diritto umano, milioni di persone in tutto il mondo non hanno accesso a una buona assistenza sanitaria o lo hanno alquanto limitato (vedi punto successivo).
- Aspetti economici: L’assistenza sanitaria può essere costosa – sia per gli individui che a livello di istituzioni. Considerato che la spesa sanitaria aumenta più velocemente rispetto alla crescita del prodotto interno lordo (PIL), alcuni paesi possono rischiare la bancarotta nel momento in cui cercano di fornire un’assistenza sanitaria adeguata a tutta la popolazione attraverso i fondi dei contribuenti.
- Sicurezza del paziente: secondo uno studio condotto dal centro di ricerca medica John Hopkins, prima del COVID-19, la terza causa di morte negli Stati Uniti era riconducibile ad errori medici. La maggior parte di questi derivava da problemi sistemici, tra cui un’assistenza sanitaria mal gestita.
- Trattenere i dipendenti: trattenere i professionisti sanitari è sempre più difficile per gli ospedali e le strutture sanitarie in generale. Uno studio afferma che il 43% degli infermieri sta considerando di lasciare la professione per lavorare altrove nel settore sanitario.
- Efficienza dei flussi di lavoro: gli operatori del settore sanitario lavorano con flussi di lavoro meno automatizzati rispetto agli operatori in prima linea di altri settori. Gli infermieri intervistati hanno affermato di passare meno della metà del loro tempo con i pazienti a causa di gravosi carichi di lavoro amministrativo che portano ritardi nella condivisione delle informazioni cliniche dei degenti ai loro colleghi.
L’uso dell’IA nel settore
Se queste sfide sembrano sconfortanti, una nota positiva è che l’implementazione strategica della tecnologia può aiutare a risolverne molte contemporaneamente. Ad esempio, a livello ospedaliero, l’Intelligenza Artificiale può essere sfruttata nella sperimentazione dei nuovi farmaci per accelerarne i processi di approvazione. In radiologia si può utilizzare l’Intelligenza Artificiale per identificare i pattern nelle immagini a raggi X e di risonanza magnetica (MRI) che l’occhio umano non è in grado di rilevare per analizzare grandi quantità di dati più rapidamente. L’Intelligenza Artificiale può inoltre essere utilizzata per la diagnostica. Una delle minacce più gravi per la salute dei degenti di un ospedale è un’infezione del sangue nota come sepsi. L’Intelligenza Artificiale può aiutare ad anticipare lo sviluppo di questa infezione per dare al personale infermieristico un vantaggio fino a otto, nove ore sul trattamento, contribuendo così a salvare vite umane.
Dal punto di vista operativo, l’Intelligenza Artificiale può aiutare gli operatori della sanità a gestire meglio le risorse e migliorare i livelli di assistenza. Anche prima del COVID-19, uno dei principali problemi in ambito ospedaliero era l’elevato numero di pazienti rispetto al numero di posti letto disponibili. Gli ospedali devono garantire efficienza per poter trattare il maggior numero possibile di pazienti. Con la capacità di elaborare grandi quantità di dati, l’Intelligenza Artificiale può prevedere la durata di uno specifico intervento chirurgico per inviare, 5-10 minuti prima che sia terminato, delle notifiche automatiche affinché il personale possa preparare la sala operatoria per quello successivo.
L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale può anche migliorare le connessioni operative tra i diversi dispositivi Internet of Things (IoT) utilizzati negli ambienti ospedalieri. Per esempio, in media, una stanza d’ospedale è dotata di quattro o cinque dispositivi medici intelligenti che monitorano il paziente in tempo reale. Tutti questi dispositivi devono essere costantemente monitorati affinché mantengano prestazioni ottimali. Nel mondo ideale il personale ospedaliero dovrebbe ricevere un semplice alert sul proprio dispositivo mobile per il controllo regolare delle attrezzature, e per poter assicurare un adeguato stock di forniture mediche in ogni stanza.
È possibile, inoltre, estendere le soluzioni di automazione intelligente tradizionalmente utilizzate nella supply chain alle strutture sanitarie che operano nell’ultimo miglio. Gli ospedali sono edifici immensi con attrezzature e rifornimenti dislocati ovunque. Piuttosto che distogliere l’attenzione del personale dal paziente per gestire l’inventario, i sistemi automatizzati possono essere impiegati per fornire a infermieri e medici i farmaci adeguati al momento e nel luogo corretti. in questo modo si permette al personale di concentrarsi sui compiti più importanti.
Cosa ci riserva il futuro?
Nell’ambito della sanità si stanno intravedendo i primi progressi grazie all’integrazione di sistemi di automatizzazione basata sull’Intelligenza Artificiale. Ma come si evolverà nei prossimi cinque/dieci anni?
La gestione del personale è un’area in cui si prevedono ulteriori sviluppi. le applicazioni di Intelligenza Artificiale attualmente disponibili sono in grado di offrire soluzioni automatizzate di pianificazione che permettono di equilibrare i carichi di lavoro (organizzando ad esempio i turni di lavoro in particolari situazioni emergenziali o, gestendo i periodi in cui è sufficiente garantire personale ridotto). In futuro queste soluzioni verranno utilizzate in tutto il ciclo di cura (non solo per il personale infermieristico) per creare modelli di equipe mediche più dinamiche e flessibili, attraverso una pianificazione che si basa sulla domanda in tempo reale e su quella prevista.
Si compiranno anche sforzi per potenziare la comunicazione tra sistemi automatizzati e operatori di prima linea equipaggiando questi dispositivi con maggiore intelligenza, in modo da abilitarle al monitoraggio dei prodotti, fornire adeguate scorte, anticipare gli approvvigionamenti necessari, li trasformerà da un semplice servizio di consegna al braccio destro dello staff.
Non da ultimo il futuro riserva anche la possibilità di integrare funzionalità di Intelligenza Artificiale con sistemi robotici. Come accennato sopra, una delle principali sfide per il settore sanitario è la grande mole di informazioni e dati che vengono generati. Unendo i rispettivi punti di forza dell’analisi e della mobilità clinica, l’Intelligenza Artificiale può distribuire ai robot i dati corretti e istruirli sulla migliore azione successiva da intraprendere – allo stesso modo in cui l’Intelligenza Artificiale viene usata oggi per guidare le attività degli operatori di prima linea. Accettare robot in grado di prendere decisioni autonome nel processo di cura, dà agli infermieri la libertà di fornire cure più personalizzate e mirate per ogni paziente. Questo, a sua volta, aiuta a garantire uno dei valori fondanti dell’assistenza sanitaria: il contatto umano.
Chris Sullivan, Global Healthcare Practice Lead, Zebra Technologies