BoKa Automatisierung è un integratore di sistemi di automazione con sede in Baviera, in Germania, che ha sviluppato un’innovativa soluzione per l’esecuzione di tamponi senza contatto, con l’obiettivo di combattere la diffusione di Covid-19 e tracciare le persone infette in modo rapido e sicuro.
Il prototipo non richiede l’intervento di personale paramedico, proteggendo così gli operatori sanitari dal rischio di contagio, ed è basato su un sistema video che guida lo svolgimento dei test e un robot FANUC che raccoglie i campioni. Questa soluzione offrirebbe una serie di evidenti vantaggi: test diagnostici di massa sicuri e accessibili a tutta la popolazione, tracciamento della diffusione dell’infezione, protezione di medici e infermieri e possibilità di liberare il personale medico di cui c’è urgente bisogno per il lavoro negli ospedali, nelle case di cura e nelle agenzie di sanità pubblica (ATS).
Il test è completamente automatizzato e funziona secondo modalità sia “drive-in” che “walk by”. Le persone che sospettano un contagio da coronavirus potranno recarsi alla postazione di test in auto o a piedi. Uno schermo riporta le istruzioni e accompagna il paziente passo dopo passo lungo tutta la procedura. Come prima cosa, viene richiesto di disinfettare le mani e passare sotto un lettore ottico la propria carta d’identità per il riconoscimento; è anche possibile pre-registrarsi e ricevere un codice personalizzato prima di recarsi alla postazione. I dati personali vengono associati ad una provetta con un codice a barre. Il robot FANUC a questo punto scansiona il codice a barre e porge al paziente la provetta con il tampone. Il paziente esegue il tampone su se stesso in totale autonomia, seguendo le istruzioni riportate a video. Infine, il robot ritira la provetta, la registra e la conserva fino al ritiro per il trasporto in laboratorio.
“Per garantire che ogni test sia utilizzabile, l’esecuzione del tampone può essere monitorata a distanza tramite telecamera da personale medico”, spiega Severin Bobon, contitolare di BoKa Automatisierung. Poiché il sistema video e il robot accompagnano il paziente lungo tutto il procedimento, un medico può controllare in simultanea diverse postazioni di test.
Grazie a questa soluzione è possibile ridurre il carico di lavoro dei medici e delle strutture deputate ad effettuare test di massa, e prevedere di eseguire test rapidi. “A seconda della lunghezza del video che illustra i diversi passaggi della procedura, ciascun test impiega tra i 4 e i 6 minuti per essere completato”, continua Bobon. “La postazione è stata progettata per accogliere due pazienti contemporaneamente e per operare in modo continuativo per 24 ore, pertanto può raccogliere fino a 500 campioni al giorno, in modo completamente sicuro e senza alcun contatto”.
“I robot FANUC vengono impiegati con successo in diverse applicazioni industriali potenzialmente pericolose per gli operatori e in task di routine che prevedono la ripetizione di processi”, sottolinea Marco Ghirardello, Managing Director di FANUC Italia. “Siamo orgogliosi di poter contribuire a rendere più sicuri ed efficienti i test per il Covid-19, agevolando il lavoro quotidiano del personale medico ed aiutando le persone a curarsi in modo rapido”.
La cella robotizzata impiega un robot FANUC LR Mate 200iD/7L, un sei assi con sbraccio di 911 mm. Per ridurre l’ingombro il controllore è stato posizionato sotto il piano di lavoro. Il robot è montato a soffitto per mantenere la superficie di lavoro libera per i vassoi delle provette; in questo modo, il robot può operare su entrambi i lati della postazione. Per non privare il sistema sanitario di tamponi durante la costruzione della cella, la simulazione è stata effettuata con provette comparabili. I vassoi per la conservazione delle provette possono poi essere facilmente adattati alle esigenze dei singoli laboratori.
Se il prototipo progettato da BoKa Automatisierung dovesse essere accolto positivamente dal sistema sanitario, questa modalità di diagnostica senza contatto potrebbe presto entrare in funzione ed essere utilizzato nella pratica per eseguire i test sulla popolazione. Per diverse settimane, il personale medico ha dovuto fronteggiare l’emergenza occupandosi di effettuare un numero consistente di tamponi. In molte occasioni si sono riscontrati colli di bottiglia nell’esecuzione dei test. Nel frattempo, cresce la preoccupazione per una eventuale seconda ondata di infezioni. Questo prototipo si dimostrerebbe di vitale importanza per contrastare in modo attivo la diffusione dell’epidemia.