In Piemonte nell’ultimo anno sono stati erogati 60 milioni di esami e prestazioni sanitarie, 21,3 milioni di prescrizioni specialistiche e 42,4 milioni di prescrizioni farmacologiche per una popolazione di oltre 4 milioni di persone.
Questi sono alcuni dei dati emersi nel corso del convegno “Sanità digitale: dal referto al dato strutturato”, che si è tenuto a Torino, organizzato dalla Regione Piemonte e dal CSI Piemonte con la collaborazione di HL7 Italia per condividere l’importanza e la necessità di gestire dati integrati e strutturati, grazie a standard e tecnologie capaci di soddisfare le esigenze del personale sanitario e degli assistiti.
Un patrimonio prezioso
Ogni giorno, infatti, vengono prodotti documenti importanti, come referti di laboratorio, referti radiologici, verbali di pronto soccorso, nei quali sono presenti un’enorme quantità di informazioni. Questi dati costituiscono un patrimonio informativo prezioso che, se strutturato, può migliorare la programmazione sanitaria da parte delle Regioni e favorire la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie, nonché la presa in carico e la successiva gestione di pazienti affetti da patologie croniche.
I dati clinici, inoltre, permettono anche di effettuare confronti relativi a un numero elevato di pazienti collocati in regioni geografiche anche diverse tra loro: informazioni importanti che possono essere utili per le indagini epidemiologiche volte a individuare i fattori di rischio che concorrono nello sviluppo di patologie, anche gravi.
Una giornata di confronto
Nel corso della giornata, medici, tecnici, rappresentanti di istituzioni regionali e nazionali – Ministero della Sanità e dell’Economia, esponenti del CNR, di Agid e di alcune regioni italiane – si sono confrontati su questi temi e sul fatto che il Fascicolo Sanitario Elettronico è l’unico strumento che permette di collezionare tutti questi importanti dati dell’assistito, prodotti da tutti i sistemi delle Aziende Sanitarie.
Per l’assessore regionale alla Sanità, il panorama della sanità digitale in Piemonte si arricchisce di importanti novità. Fascicolo sanitario elettronico, cambio medico di famiglia, pagamento del ticket, buono digitale per il paziente celiaco, autocertificazione dell’esenzione dal ticket per reddito e ritiro dei referti con la possibilità di delega tra adulti e/o tra i genitori per conto del minore. Sono questi i principali servizi on line che il Piemonte mette a disposizione dei suoi cittadini. Un approccio che mette al centro i bisogni concreti dell’assistito che ora può accedere alle sue informazioni cliniche in ogni momento della giornata, in modo semplice e veloce e da qualsiasi dispositivo. Il risultato è un ecosistema digitale che facilita la condivisione delle informazioni cliniche, limita gli spostamenti dei pazienti e semplifica le interazioni tra il cittadino e il Servizio Sanitario Regionale.
La Regione Piemonte ha a disposizione 19,4 milioni di risorse da Fondi europei (POR-FESR), di cui circa 5 milioni sono relativi a interventi ad oggi realizzati. Inoltre, per il triennio 2018-2020 sono stati messi a bilancio 8 milioni all’anno: tutte risorse indispensabili per avviare un percorso virtuoso che consentirà al Piemonte di allinearsi alle regioni italiane più evolute nell’ambito della sanità digitale.
“Il CSI da tempo gestisce per conto della Regione Piemonte una mole enorme di dati sanitari che sarebbe opportuno disporre anche in modalità strutturata, nel rispetto di standard nazionali ed internazionali quali HL7, per rispondere alle esigenze di evoluzione del sistema sanitario digitale piemontese – ha sottolineato Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI Piemonte -. Si tratta di un tema su cui lavoriamo da anni e che ha trovato una conferma nel Piano Strategico, approvato dai nostri Soci, all’interno del quale i progetti sulla sanità digitale ricoprono un ruolo di primo piano. Noi siamo pronti a raccogliere questa importante sfida per contribuire a migliorare la vita del cittadino e il lavoro di tanti professionisti sanitari che ogni giorno lavorano per tutti noi”.
Per Giorgio Cangioli, Presidente di HL7 Italia “Credo che questo incontro sia stata una opportunità unica per discutere, insieme ai diversi attori coinvolti, delle aspettative, degli strumenti e delle soluzioni per un uso ‘significativo’ dei dati clinici del fascicolo. Clinici, organizzazioni di standardizzazione, rappresentanti istituzionali regionali e nazionali sono stati presenti per fornire da diverse prospettive la loro visione su come, e a quali condizioni, sia possibile usare i dati per la programmazione, la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie. Un confronto su questa interessante sfida.”