Il Piano Industria 4.0, attivo dal 2017 per incentivare la digitalizzazione delle aziende manifatturiere italiane, dal 1° marzo si è ufficialmente aperto anche alla cosiddetta Sanità 4.0. A sancirlo la Circolare 1 marzo 2019, n. 48610, che estende i benefici dell’iperammortamento anche ad una serie di apparecchiature sanitarie. Questo significa che i costi affrontati per l’acquisto di tali “macchine” possono essere dedotti fiscalmente al 270%, con un risparmio fiscale che può arrivare sino al 39%. Si tratta di un’opportunità molto interessante per le strutture ospedaliere, ma anche per tutti i centri di cura che vogliono innovare le proprie dotazioni.
Quali requisiti sono necessari?
Come nel caso delle aziende manifatturiere, però, non è sufficiente acquistare le macchine, di cui pubblichiamo un elenco nel seguito di questo articolo, ma occorre verificare che tali macchine soddisfino una serie di requisiti. In un articolo sulla nostra rivista specializzata, che potete leggere a questo link, trovate un approfondimento in merito. In termini generali, però, è necessario che la nuova apparecchiatura soddisfi cinque requisiti obbligatori:
1. essere controllata da un sistema computerizzato
2. essere interconnessa ai sistemi informatici, ovvero essere in grado di inviare e ricevere informazioni dal sistema gestionale
3. avere un’integrazione automatizzata con il sistema logistico, con la rete di fornitura o con altre macchine
4. disporre di interfacce tra uomo e macchina semplici e intuitive
5. rispondere ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro
La macchina, inoltre, dovrà soddisfare almeno due dei seguenti requisiti:
- disporre di sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto
- disporre di monitoraggio in continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri mediante opportuni set di sensori
- avere caratteristiche di modellizzazione e/o simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo
Quali apparecchiature accedono?
Il documento, nel quale vengono sintetizzate le risposte fornite ad una serie di operatori, specifica che possono godere dell’iperammortamento al 270% anche una serie di dispositivi medici. Nello specifico la circolare prende in considerazione le seguenti apparecchiature:
Apparecchiature per la diagnostica per immagini, ovvero le apparecchiature per la c.d. medical imaging, indipendentemente dal tipo di sorgente di energia utilizzata per l’esecuzione del processo di indagine: radiazioni ionizzanti, campi magnetici, ultrasuoni, fenomeni ottici.
Rientrano in tale categoria, a titolo esemplificativo: il tomografo computerizzato (TC) che consente di riprodurre immagini del corpo umano, sia in sezione che tridimensionali, sfruttando l’attenuazione di un fascio di radiazioni ionizzanti nel passaggio attraverso il paziente; come pure il tomografo a risonanza magnetica (RMN) il cui principio di funzionamento si basa sulla diversa risposta dei tessuti biologici, le apparecchiature per la Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) che hanno la funzione di misurare la densità minerale nelle ossa di un’area ben delimitata dello scheletro.
Apparecchiature per la radioterapia e la radiochirurgia: in tale voce rientrano le apparecchiature sanitarie volte al trattamento delle cellule tumorali. Trattasi, indipendentemente dalla tecnica di radioterapia e radiochirurgia presa in considerazione (ad esempio: conformazionale 3D, IMRT, IGRT), di apparecchiature che utilizzando un’elevata dose di radiazioni ionizzanti sono in grado, grazie a software specializzati di localizzazione e focalizzazione dell’area bersaglio, di eseguire il trattamento terapeutico con la massima precisione.
Robot: all’interno di questa voce sono ricomprese le diverse tipologie di robot e sistemi robotizzati impiegati nel settore medicale per scopi interventistici, terapeutici e riabilitativi. A titolo di esempio, possono considerarsi i robot chirurgici utilizzati per eseguire interventi mini invasivi ad alta precisione che consentono al chirurgo di operare a distanza con maggiore efficacia grazie alla soppressione del tremore naturale delle mani e alla possibilità di scalare l’entità dei movimenti, nonché, grazie anche a sistemi di visione 3D, di distinguere le strutture anatomiche più piccole e difficilmente visibili a occhio nudo.
Sistemi automatizzati da laboratorio: in questa voce rientrano i sistemi completi e automatizzati per il trattamento di campioni biologici per indagini microbiologiche. Trattasi, in particolare, di sistemi complessi interfacciati con i sistemi informatici di laboratorio (LIS) e in grado di automatizzare e digitalizzare l’intero processo di analisi microbiologica, dall’identificazione del campione da analizzare (attraverso lettori barcode), fino alla semina dello stesso nonché, nei modelli più avanzati, all’incubazione intelligente e alla lettura automatica delle piastre.
Come accedere all’iperammortamento?
Le agevolazioni fiscali in questione vengono riconosciute in automatico, a fronte di una dichiarazione del legale rappresentante in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi. E’ però importante ricordare che, per investimenti dal valore superiore a 500mila euro, è necessaria la perizia giurata firmata da un perito o da un ingegnere iscritto al relativo albo professionale.
A fronte di investimenti inferiori, invece, è possibile autocertificare i rispetto di tutti i requisiti. Viene comunque consigliato di avvalersi di un consulente esperto, in grado di redigere una perizia in cui vengano effettivamente verificati tali requisiti.
Gli esperti della nostra rivista Itismagazine (specializzata nell’ambito del Piano Industria 4.0) sono a disposizione dei lettori per consulenze e indicazioni, scrivendo all’indirizzo redazione.itis@bitmat.it o contattando i numeri 0245497125 – 3203788573