La startup PatchAi, che abbina l’Intelligenza Artificiale a sistemi medicali, sceglie Mazer, che ha sviluppato Laila, il chatbot di seconda generazione dal linguaggio umano, per accelerare lo sviluppo di una parte del suo progetto e per la nascita del primo triage virtuale che valuta le condizioni cliniche dei soggetti a rischio Covid -19.
Nasce così un sistema innovativo a supporto di un chatbot che consente di generare una serie di domande da porre al paziente con sintomi da Coronavirus e raccoglie informazioni e dati affinché gli operatori sanitari e le Istituzioni possano avere un monitoraggio dei pazienti h24.
“Il progetto è stato eseguito con l’utilizzo di piattaforme mai utilizzate all’interno del nostro team – afferma Carmine Pappagallo, Ceo di Mazer – questo per sperimentare un progetto innovativo per il nostro cliente, la startup padovana PatchAi, per supportare il paziente adattando personalità, tono e conversazione in base ai loro bisogni”.
Si tratta di una mobile app che incorpora un assistente virtuale che, grazie ad un innovativo algoritmo sviluppato sulle linee guida del Ministero della Salute, chatta con utenti e pazienti in modo empatico raccogliendo dati in real time e fornendo informazioni sulle azioni da seguire, come raccomandazioni igienico-sanitarie e numeri utili da contattare.
La piattaforma è già stata testata da un campione di studenti volontari del Politecnico di Torino, ed è tra i progetti al vaglio del Ministero della Salute per provvedere a un servizio di prevenzione, auto-triage, monitoraggio e informazione della popolazione da remoto per la gestione dell’emergenza Covid-19
“In un certo senso – spiega Gianfranco Fedele, CTO di Mazer – è come se il chatbot “supportasse” il personale sanitario nel somministrare le domande da rivolgere al paziente ed “inviasse” le risposte al fine di comprendere a cosa stia portando la sperimentazione in atto”.