ASAP, azienda brianzola che da diversi anni lavora nell’industria della stampa 3D, ha stretto collaborazioni con realtà operanti nel settore medico per la realizzazione di prototipi 3D per apparecchi medici e ortopedici. “L’industria medicale sta radicalmente cambiando grazie alla forte spinta alla digitalizzazione e all’impiego di nuove tecnologie, destinate a rivoluzionarne ogni aspetto – commenta il titolare di ASAP, Daniele Corna -. L’utilizzo di tecniche innovative per la progettazione di apparecchi medicali, come la stampa 3D, offrono la possibilità di avere prodotti sempre più performanti” .
ASAP realizza prototipi in PETG (poliestere modificato con glicole), TPU (poliuretano termoplastico), Nylon caricato carbonio, ABS (acrilonitrile butadiene stirene) e resine, materiali ideali perché elastici, impermeabili, ipoallergenici e traspiranti.
L’azienda con sede a Cornate d’Adda offre inoltre un servizio di reverse engineering, grazie al quale è possibile ottimizzare pezzi e soluzioni già testate, migliorandone l’efficienza.
Questo servizio consente di ottenere il disegno CAD di un dispositivo medico, partendo da un modello ideato in precedenza, modificando digitalmente il progetto fino a fargli assumere la forma ideale in base alle misure del paziente.
L’impresa brianzola ha recentemente completato la progettazione, tramite la tecnologia di reverse engineering, di un prototipo di un tutore ortopedico per le anche. La realizzazione è stata supportata da software altamente professionali e precisi come “Fusion 360”, tra le migliori piattaforme di modellazione e progettazione 3D, capace di creare render estremamente dettagliati.
“I vantaggi principali della realizzazione di questo tutore con la stampa 3D sono legati alla possibilità di personalizzazione del prototipo, scegliendo per esempio la rigidità o flessibilità in base alle necessità anatomiche del paziente. Queste tecniche sono riconosciute come un’innovazione tecnologica di assoluto interesse nei contesti clinici, non solo per l’efficienza della realizzazione del prototipo ma anche perché, grazie all’abbattimento dei costi di campionatura, i prodotti finali saranno più inclusivi e accessibili, valori fondanti del settore medico. Lavorare in campo medico è uno stimolo continuo. In questo ramo l’unicità dei pazienti porta all’unicità del prodotto, che spinge a un continuo studio e miglioramento” conclude Corna.