L’uso dell’intelligenza artificiale (IA) è stato accolto con qualche sospetto, soprattutto dal punto di vista etico, ma oggi è opinione diffusa che l’IA possa avere un impatto positivo sulla sanità sia dal punto di vista delle potenzialità tecnologiche che va ad aprire sia nel contenimento dei costi e nel miglioramento della qualità dei servizi offerti, garantendo anche ai pazienti un maggiore accesso alle cure.
Comarch Healthcare, multinazionale IT attiva dal 2011 nell’ambito della sanità digitale, mette a disposizione un nuovo white paper dal titolo “L’uso dell’IA nella medicina preventiva” dove analizza quali sono le tendenze più importanti legate all’IA e spiega il meccanismo d’azione nel sistema sanitario dalla fase preventiva alla fase di ricovero (SCARICA QUI IL DOCUMENTO).
IA in sanità: quali vantaggi?
Se vogliamo analizzare la questione più nello specifico si può affermare senza dubbio che oggi l’IA è uno dei migliori alleati per una gestione migliore e più puntuale della salute della popolazione.
Grazie alle analisi basate sui dati portate avanti dall’IA, infatti, è possibile identificare le persone più a rischio di sviluppare determinate malattie consentendo di mettere in atto terapie preventive e mirati consigli per uno stile di vita più sano.
In futuro, gli strumenti diagnostici e gli assistenti virtuali potranno interagire direttamente con i pazienti dando loro informazioni sanitarie personalizzate sulla base delle loro esigenze e condizioni, mettendo il paziente al centro del processo di cura e rendendolo più autonomo e sicuro nella gestione della propria salute.
Gli strumenti di IA supportano, inoltre, i medici anche nel processo diagnostico grazie a diagnosi assistite da computer per individuare in maniera più rapida, e con un margine di errore minore, eventuali patologie a carico del paziente. Uno dei principali vantaggi dell’AI è che può diagnosticare anche le malattie che sono asintomatiche o patologie degenerative in fase iniziale, inibendone così lo sviluppo.
Più in generale, l’IA garantisce cure più efficaci nelle strutture mediche perché migliora l’assistenza ai pazienti. Si pensi anche solo al fatto che gli strumenti di machine learning sono in grado di accompagnare i medici durante gli interventi chirurgici e suggerire procedure meno invasive per il paziente, riducendo il rischio di complicanze.
Per quei pazienti che invece ripongono le loro uniche speranze nei farmaci, la buona notizia è che l’IA rende più agevole e veloce il lavoro sui nuovi prodotti medicinali nelle aziende farmaceutiche.
Da un punto di vista più pratico l’IA può essere impiegata anche nei portali interattivi attraverso cui si possono fissare gli appuntamenti e sono un grande aiuto per il miglioramento del funzionamento dell’amministrazione ed è molto utile anche nella prevenzione degli attacchi cibernetici alle infrastrutture sanitarie.
Le sfide
A fronte di così tanti benefici va anche sottolineato che l’impiego dell’IA deve ancora essere perfezionato con miglioramenti strutturali nella gestione dei dati. C’è anche un grande bisogno di creare standard comuni per la raccolta dei dati, la gestione, la manutenzione, oltre a garantirne la sicurezza e l’infrastruttura appropriata. Un altro aspetto importante è lo sviluppo di processi normativi efficienti al fine di integrare efficacemente le moderne tecnologie con gli standard delle attuali pratiche mediche.
Per scoprire quali sono le tendenze in materia di IA, capire meglio come può supportare a 360 gradi la sanità e per approfondire l’offerta di Comarch Healthcare scarica il white paper ufficiale a QUESTO LINK.