Emotiva, la startup deep-tech milanese focalizzata nella misurazione dell’attenzione e del riconoscimento delle emozioni, accelerata e finanziata da LVenture Group, collabora con il Centro di Ricerca “Enrico Piaggio” dell’Università di Pisa per realizzare Abel, un umanoide in grado di relazionarsi empaticamente con pazienti affetti disturbi del neurosviluppo e neurodivergenza.
Utilizzando la tecnologia Emotion AI di Emotiva, Abel, dotato di testa, busto con braccia, mani e 42 servomotori di nuova generazione, dispone di un sistema di percezione visivo-sociale che esegue il riconoscimento facciale e stima l’espressione emotiva del viso del paziente.
Abel soddisfa due obiettivi di ricerca sulla comprensione umana:
● Servire da specchio per implementare e testare le teorie della mente e del comportamento.
● Indurre, elaborare e comprendere le emozioni durante un’interazione sociale uomo-robot.
Per i pazienti non più in grado di verbalizzare, con problemi di comprensione ed espressione delle emozioni (come, ad esempio, i disturbi comportamentali e disturbi dello spettro autistico), Abel abbatte le barriere della comunicazione attraverso un profondo coinvolgimento socio-emotivo. L’umanoide migliora continuamente le sue capacità empatiche e le interazioni bidirezionali, imparando a leggere ed estrarre le emozioni reagendo in modo appropriato, grazie al sistema di classificazione delle emozioni di Emotiva.
La collaborazione con Emotiva rafforza le capacità di Abel
La collaborazione tra Emotiva e il Centro di Ricerca sul progetto Abel unisce rispettivamente due eccellenze, una nell’ambito dell’Emotion AI e l’altra nella robotica.
Emotiva è specializzata in computer vision applicata al riconoscimento e alla misurazione delle attivazioni muscolari facciali, che vengono correlate all’espressione dell’emozione. L’AI proprietaria ha raggiunto livelli di accuratezza “F1 Score” superiori del 60% rispetto al benchmark mondiale.
Andrea Sempi di Emotiva vede un evidente vantaggio da questa collaborazione: “Emotiva e il team di ricerca del Centro Enrico Piaggio condividono una visione comune per migliorare l’interazione uomo-macchina costruendo uno strumento che ci aiuti a comprendere meglio i processi cognitivi ed emotivi umani”.
Ma il progetto Abel va oltre il riconoscimento delle emozioni. Abel può supportare una sfida sanitaria del XXI secolo in rapida crescita: la demenza. Oggi 55 milioni di persone nel mondo sono affette da demenza. Entro il 2050, questo numero sarà quasi triplicato fino a 152 milioni, ovvero 1 persona su 85 (OMS). “Utilizzando la sua capacità di apprendere e mostrare empatia, Abel sarà uno strumento efficace per contribuire a migliorare l’assistenza ai malati di demenza, colmando le lacune comunicative e fornendo un’altra forma di sostegno ai caregiver e ai familiari”, afferma Lorenzo Cominelli, ricercatore post-dottorato presso il Centro di ricerca.
La collaborazione tra Emotiva e il Centro di Ricerca rimarrà un impegno costante, con l’obiettivo di estendersi ad altre aree di ricerca sulla robotica sociale nel contesto medico, come i robot di servizio, i robot da compagnia e tutti i robot che presto ci aiuteranno nelle nostre attività quotidiane.
Il progetto Abel sposa la visione di Emotiva: rendere l’interazione uomo-macchina più naturale e, in ultima analisi, costruire qualcosa che sia socialmente utile e di supporto a noi umani nel prossimo futuro. Emotiva è entusiasta di continuare a scoprire nuovi modi per espandere la tecnologia Emotion AI grazie alla collaborazione con il Centro di ricerca.