In occasione della Festa della Donna, l’Ospedale Cristo Re di Roma insieme a CMR Surgical (CMR), un’azienda globale di dispositivi medici con sede a Cambridge (Regno Unito), presentano la prima équipe di chirurgia robotica tutta al femminile a utilizzare il sistema robotico chirurgico Versius.
L’équipe medica, formata dalla dottoressa Pasquina Tomaiuolo, dalla dottoressa Giada Di Flumeri, dalla dottoressa Giulia Moretti e dalla dottoressa Alessia Di Leo, sarà la prima squadra di sole donne al mondo ad utilizzare il robot Versius per gli interventi di chirurgia mininvasiva, compresi quelli di ricostruzione della parete addominale e colorettale.
La dottoressa Pasquina Tomaiuolo, specialista in Chirurgia Generale all’Ospedale Cristo Re afferma: “Nel corso degli anni, il numero di donne iscritte alla facoltà di medicina è gradualmente aumentato, ma sono ancora poche quelle che decidono di intraprendere una carriera in chirurgia. Far parte di un’équipe interamente femminile, la prima ad utilizzare il sistema Versius per la chirurgia mininvasiva, spero possa lanciare un messaggio e incoraggiare le giovani donne che vorrebbero intraprendere questa professione, ma che la considerano ancora un campo “solo maschile”. I pregiudizi e gli stereotipi possono essere sfidati e talvolta, come nel nostro caso, ribaltati”.
Anche la dottoressa Giada Di Flumeri, specialista in chirurgia generale all’Ospedale Cristo Re, ha commentato: “La tecnologia robotica è il futuro della chirurgia e siamo felici di far parte di questa nuova generazione di chirurghi e infermieri che contribuiscono al miglioramento della cura dei pazienti. È emozionante per noi essere la prima équipe in Italia e al mondo tutta al femminile ad utilizzare il sistema Versius, speriamo che ce ne siano sempre di più”.
La piattaforma Versius, installata nel 2021 all’ospedale Cristo Re di Roma, viene adoperata all’interno di un programma di robotica multi-specialistica, in una vasta gamma di procedure mininvasive in Ginecologia, Urologia e Chirurgia Generale. L’obiettivo dell’introduzione di Versius è quello di estendere il più possibile l’accesso alla chirurgia mininvasiva da parte dei pazienti, una pratica clinica che comporta tra gli altri benefici, tempi di recupero più rapidi, meno cicatrici e meno dolore post-operatorio.