Si è tenuto il 3 e il 4 aprile, a Catania, il secondo meeting scientifico sullo stato di avanzamento dei progetti ANTHEM – Advanced Technologies for Human-centEred Medicine, tra le principali iniziative di ricerca italiane ed europee dal PNC (Piano Nazionale Complementare al PNRR): un’iniziativa dall’approccio multidisciplinare – che attraversa la medicina e l’ingegneria, la fisica, l’informatica e l’economia – nata per sviluppare tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale. È stato un evento interessante che ha visto la partecipazione di numerosi ricercatori, docenti, professionisti del mondo sanitario e dell’impresa oltre a rappresentanti delle istituzioni per un aggiornamento sui 28 progetti pilota attivati da Fondazione ANTHEM, raggruppati nei 4 Spoke (macroaree di ricerca). Al centro temi legati a trattamenti innovativi, strumenti e sensori per la diagnosi; ottimizzazione del monitoraggio sanitario e ambientale; Intelligenza Artificiale e imaging per il miglioramento della salute; diagnosi e trattamento del cancro; medicina di precisione e supporto alle decisioni cliniche; metodi preclinici e somministrazione dei farmaci.
I protagonisti del convegno ANTHEM
Il convegno è stato aperto dai saluti di Francesco Priolo rettore Università di Catania, Stefano Paleari presidente Fondazione Anthem, Giovanna Iannantuoni presidente CRUI, rettrice Università degli Studi di Milano-Bicocca, Antonio Zoccoli presidente Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, On. Francesco Ciancitto membro della XII Commissione (Affari Sociali) della Camera dei Deputati, On. Luigi Sunseri presidente commissione parlamentare Affari Europei della Regione Sicilia, On. Ruggero Razza membro Commissione per la sanità pubblica del Parlamento Europeo, Enrico Trantino sindaco di Catania.
Le sei sessioni di lavoro, dedicate ai progetti pilota specifici, sono state coordinate da Valerio Vercesi e Antonio Zoccoli dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; Donatella Sciuto rettrice Politecnico di Milano e Sergio Cavalieri rettore Università degli studi di Bergamo; Paolo Napoletano Università degli Studi di Milano-Bicocca; Marcello Maggiolini Università della Calabria, Caterina Rizzi Università degli studi di Bergamo; Laura Russo Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Opening Lecture della seconda giornata di lavori su ’Ricerca clinica e innovazione: le regole del gioco tra diritto, AI e dati sanitari’ a cura di Chiara Vescovi, esperta di Cyber Law di ReD OPEN. Saluti di chiusura a cura di Giovanni Li Volti Università di Catania, coordinatore Spoke 4, Guido Cavaletti Università degli Studi di Milano-Bicocca, coordinatore scientifico ANTHEM e Andrea Aliverti Politecnico di Milano, coordinatore Spoke 3.
I progetti di ricerca ANTHEM
La ricerca ANTHEM offre un risvolto pratico rapido, grazie allo sviluppo di tecnologie destinate ad affiancare il personale sanitario e a dare risposte concrete alla comunità. Tra i progetti illustrati durante il meeting alcuni presentano un particolare stato di avanzamento, hanno raggiunto la fase di prototipazione o sono pronti all’ingresso sul mercato (fase di go-to market). Tra questi:
- Progetto Pilota 2.1, coordinato da Caterina Rizzi, Università degli studi di Bergamo – Teleriabilitazione e dispositivi assistenziali intelligenti che si concentra sullo sviluppo di nuove soluzioni per la teleriabilitazione utilizzando sensori medici, realtà estesa (XR) e dispositivi assistenziali intelligenti. Il multidisciplinare dell’Università di Bergamo, Milano Bicocca e Ospedale S. Gerardo di Monza ha sviluppando IReMoS (Integrated Rehabilitation and Monitoring System), un’innovativa piattaforma di telemonitoraggio che garantisce continuità e assistenza personalizzata a pazienti cardiochirurgici e neurologici sia in ambito ospedaliero che al domicilio. La piattaforma integra algoritmi di intelligenza artificiale, smartphone e dispositivi indossabili per l’assistenza domiciliare pre e post-operatoria, comprensiva di una app per i pazienti e di una per i medici al fine di monitorare i progressi della salute e della riabilitazione, in particolare nelle comunità montuose remote con accesso limitato a ospedali e servizi.
- Progetto pilota 2.3, coordinato da Laura Russo (Università degli Studi di Milano-Bicocca) – Sviluppo di sensori portatili e transdermici per il monitoraggio in tempo reale delle condizioni patologiche croniche un passo importante verso una sanità sempre più personalizzata. Questi sensori sono creati con la stampa 3D, flessibili, biocompatibili e non invasivi per i pazienti. Rilevano biomarcatori proteici che indicano l’andamento di una malattia e l’efficacia di un trattamento.
- Progetto Pilota 3.1, coordinato da Alessandra Angelucci, Politecnico di Milano – Reti di sensori corporei (Body Sensor Network) per monitorare l’esposizione personale all’inquinamento atmosferico. Il progetto sviluppa una rete di sensori indossabili personalizzati per monitorare l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute individuale. Questi dispositivi, misurando parametri fisiologici e ambientali, permettono di calcolare con precisione l’aria inalata ed espulsa durante la respirazione, offrendo così una stima accurata dell’esposizione personale agli agenti inquinanti. I ricercatori hanno già sviluppato un algoritmo in grado di stimare la quantità di aria respirata al minuto, mentre è in fase di realizzazione un ulteriore modello per riconoscere l’attività fisica e analizzare come i diversi movimenti influenzino l’esposizione agli inquinanti.
- Progetto pilota 4.7, coordinato da Marcello Maggiolini (Università della Calabria) – Identificazione delle firme geniche nei fibroblasti (CAF) correlati al cancro mediante sequenziamento di RNA per la valutazione della progressione del tumore mammario e prostatico. Un nuovo approccio per studiare le forme più aggressive di tumore al seno (TNBC) che potrebbe aprire la strada a terapie più mirate ed efficaci. Il team di ricerca sta sviluppando una piattaforma innovativa basata su un bioreattore a perfusione, progettato per mantenere in coltura tridimensionale i tessuti tumorali in condizioni controllate. Questa tecnologia permette alle cellule di organizzarsi in strutture simili ai tessuti umani, replicando in modo più accurato le loro interazioni naturali.
Rispetto ai modelli sperimentali tradizionali, questa innovazione consente di osservare in tempo reale come le cellule tumorali interagiscono con il loro microambiente (TME), un aspetto fondamentale nella progressione della malattia e nella risposta alle terapie.
Oltre a rivoluzionare la ricerca sul TNBC, questa piattaforma potrebbe essere applicata anche ad altri tumori aggressivi, come quelli cerebrali e polmonari, aprendo nuove prospettive per l’oncologia di precisione.
A Caserta il primo Centro Italiano per la Terapia BNTC contro i tumori
Particolare rilievo all’interno del secondo meeting di ANTHEM ha assunto il progetto che prevede la realizzazione, a Caserta, del nuovo centro ANTHEM per la BNCT – Boron Neutron Capture Therapy, una nuova frontiera nella lotta ai tumori. Una tecnologia all’avanguardia sviluppata per la prima volta a livello nazionale, in una nuova grande struttura dedicata sia alla ricerca che alla cura.
I ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) hanno completato con successo una fase chiave nella costruzione dell’acceleratore di protoni, regolando con precisione estrema (fino a un decimo di millimetro) tutti i componenti che permettono di controllare il fascio di protoni che, colpendo un bersaglio di berillio, generano i neutroni che, a loro volta, colpiscono il tumore.
Questa tecnologia mette l’Italia all’avanguardia, affiancandosi ad esperienze già avviate in Giappone, Cina, Corea del Sud e Finlandia, dove la BNCT è già utilizzata o in fase di sperimentazione clinica.
La BNCT rappresenta un approccio rivoluzionario sia per la cura di alcuni tipi di cancro che per trattare tumori in zone delicate o non operabili, così come quelli resistenti alla radioterapia e alla chemioterapia.
Dichiarazioni
Stefano Paleari, Presidente Fondazione ANTHEM: “Due giorni intensi, durante i quali lo stato di avanzamento dei progetti ha confermato che siamo in linea con i programmi. ANTHEM promuove una ricerca scientifica applicata che arriva rapidamente ai cittadini, contribuendo così a migliorare la competitività della ricerca italiana nel settore della salute”.