Una delle chiavi per il successo della campagna vaccinale contro il coronavirus è la velocità. Dopo averlo rincorso per quasi un anno, ora che il primo dei tre vaccini è a nostra disposizione è il momento di fare leva su processi di somministrazione snelli, efficienti e semplici, per ottimizzare e accelerare le operazioni di somministrazione.
Nel processo di vaccinazione un aspetto importante per tutelare i pazienti è la gestione del consenso informato, che deve avvenire in modo consapevole, sicuro e a norma di legge, in modo da evitare problemi di responsabilità sia al cittadino che agli operatori coinvolti.
La firma del consenso informato avviene tradizionalmente con la raccolta della firma autografa dei vaccinati in formato cartaceo, ma oggi più che mai questo procedimento rileva i suoi limiti alla luce del gran numero di persone coinvolte e dei tempi ristretti a disposizione: con questo metodo il tempo di permanenza presso il punto vaccinale aumenterebbe notevolmente esponendo vaccinato e personale medico a rischi inutili e il processo di somministrazione del vaccino risulterebbe essere poco fluido.
Inoltre se il consenso venisse gestito in modo tradizionale cartaceo si richiederebbe la gestione di una pesante attività amministrativa per un’adeguata attività di smistamento e archiviazione, introducendo anche il rischio di errore, smarrimento, privacy e sicurezza di informazioni sensibili, determinando costi ingenti nel processo di gestione documentale.
Una possibile soluzione arriva ancora una volta dalla innovazione tecnologica grazie alla possibilità, nel rispetto delle normative, di digitalizzare il processo di raccolta del consenso informato attraverso l’apposizione della firma grafometrica su un documento digitale. Un processo che permette di eliminare il supporto cartaceo e le attività onerose che questo comporta oltre al fatto che, in prospettiva, l’intero processo di gestione del consenso informato potrà avvenire remotamente con il riconoscimento SPID, CIE o Web.ID e si potranno svolgere tutti gli adempimenti amministrativi prima accedere alla struttura sanitaria.
InfoCert, player attivo nel mercato dei servizi di digitalizzazione e dematerializzazione, nonché una delle principali Certification Authority a livello europeo per i servizi di Posta Elettronica Certificata, Firma Digitale e Conservazione Digitale dei documenti, supporta la campagna vaccinale anti-Covid-19 con la sua soluzione per la dematerializzazione del consenso informato: ProxySign Interactive Trust Platform.
La piattaforma InfoCert consente di superare i limiti di una raccolta cartacea del consenso garantendo tempi di implementazione rapidissimi, la piena compliance normativa, l’integrazione con la Conservazione a norma e la possibilità di integrazione con applicativi aziendali/regionali (web services REST).
Più in dettaglio, l’Interactive Trust Platform consente di gestire qualsiasi tipologia di documento PDF che necessiti di raccogliere informazioni in modalità interattiva e offre la possibilità di configurare facilmente un workflow (processo) formato da diverse tipologie di step.
Tra i servizi inclusi troviamo: il consenso all’utilizzo della FEA (Firma Elettronica Avanzata), il consenso alla somministrazione del Vaccino anti-Covid-19, la Firma Remota e Automatica, la Conservazione a norma e un supporto globale disponibile sette giorni su sette.