Agli italiani piace utilizzare l’informatica in sanità per la prevenzione. Siamo secondi al mondo come consumatori di dispositivi indossabili dopo gli statunitensi; secondo un’indagine dell’Istituto Mario Negri presentata due anni fa all’Osservatorio ICT del Politecnico, oltre il 10% dei nostri connazionali utilizza attivamente fitness trackers, dal contapassi del cellulare “in su”.
Ma a che punto siamo nel produrre informatica per migliorare la salute dei cittadini? Il convegno “il digitale per la prevenzione” organizzato da Club Ti di Assolombarda, CDTI Roma e Aica risponde alla domanda.
Il 15 marzo alla sede Confcommercio (Corso Venezia 49, ore 15-17) nell’ambito della Digital Week 2019 passeranno in rassegna le migliori realizzazioni ICT per la prevenzione negli ultimi anni. E dovrebbero trapelare le prime indiscrezioni sui progetti partecipanti al rush finale della presente edizione del Premio eHealth4all. Nato sette anni fa da un’idea del Gruppo Sanità di ClubTi Milano, il concorso è giunto oggi al terzo atto. Funziona così, un comitato scientifico di economisti, medici, informatici, giornalisti seleziona i migliori progetti di informatica per la prevenzione sia nei “sani” sia in soggetti con patologie di varia gravità, e li segue per un biennio. Nelle edizioni 2013-15 e 2017-19, dedicate rispettivamente all’alimentazione sana e alla tutela dei più deboli, il Premio ha ospitato progetti regionali come i Chronic Related Groups-Creg, nuovo sistema di remunerazione delle cronicità in Lombardia; iniziative per i ragazzi delle scuole come il vincitore della prima edizione, Training&FoodGame4all, o il programma per bilanciare in modo sano la dieta degli scout come Buonapp@it; o ancora il telemonitoraggio delle gestanti (“Benessere Mamma” dell’Università Cattolica) per limitare l’insorgere di problemi psicologici; l’app “Infostranieri” vincitrice della seconda edizione che insegna a prevenire le malattie infettive; i progetti Free di Ceformed in Friuli Venezia Giulia per supportare on line chi manifesta tendenza all’alcool e Metabolink della società Exprivia per monitorare in Puglia pazienti con ipertensione, obesità, cardiopatie, diabete.
Nell’attuale edizione si dà più spazio ai progetti con contenuti informatici 4.0 che valorizzano la capacità di dialogo tra sistemi remoti; composto da nomi di spicco della sanità italiana (due fra tutti, Gian Franco Gensini presidente della Società di telemedicina e Walter Ricciardi ex presidente dell’Istituto Superiore di Sanità), il Comitato Scientifico ha appena terminato l’ultima scrematura dei concorrenti che a giugno parteciperanno alla premiazione. Venerdì 15 pomeriggio a Milano in tre racconteranno la loro storia: un prototipo di sedia a rotelle, un’app per telefonino e pc per aiutare i malati con più patologie croniche ad aderire alle terapie e un rilevatore di veleni nell’aria che si respira negli uffici.
Tra i relatori alla conferenza, Annamaria Di Ruscio chairman di NetConsulting, leader nei servizi di marketing intelligence approfondirà i trend della sanità digitale, Paolo Locatelli dell’Osservatorio Innovazione in Sanità del Politecnico di Milano parlerà di nuove aree di ricerca, e Loredana Luzzi DG dell’Università Milano Bicocca che inquadrerà le nuove prospettive della telemedicina a partire dal piano triennale per la Pubblica Amministrazione.
L’ingresso è gratuito ma è necessario prenotarsi.